Le statistiche dicono che quattro uomini su dieci pensano che andare dal medico quando non si hanno sintomi o disturbi sia del tutto o quasi inutile. Un comportamento ben differente da quello delle donne, che da tempo hanno compreso quanto la prevenzione sia importante e come sia fondamentale il suo ruolo nella battaglia contro malattie che, se prese nella loro fase iniziale, possono essere contrastate con efficacia e in molti casi sconfitte.
Novembre, mese della prevenzione maschile
Per vincere questa ritrosia e puntare i riflettori sulle buone
abitudini che possono permettere agli uomini di tenere
sotto controllo la propria salute l’intero mese di
novembre è stato dedicato alla prevenzione maschile,
prima tra tutte a quella che riguarda le patologie che interessano la prostata.
Questa ghiandola che
appartiene all’apparato riproduttivo
maschile e che ha il compito di produrre e custodire
il liquido
seminale è infatti la parte del corpo maschile più esposta
a neoplasie,
tanto da rappresentare 1 tumore su 5 tra
quelli diagnosticati agli uomini con un’età al di sopra dei 50 anni.
Parlare di prevenzione nei confronti della prostata,
però, non è importante con il solo fine di contrastare l’insorgenza di
neoplasie. Una prostata non in salute comporta infatti una serie di disturbi e sintomi evidenti
che incidono in modo negativo sulla qualità della vita di
chi ne è colpito, come la difficoltà a urinare che
può essere conseguenza dell’ingrossamento di
questa ghiandola.
Non sottovalutare i segnali del corpo
La prima regola della prevenzione è
quella di non sottovalutare i segnali, anche i più
piccoli e all’apparenza insignificanti, che nel caso della prostata possono
essere una minzione accentuata o ridotta oppure
una difficoltà
nell’erezione.
Ma significa anche effettuare periodicamente esami
medici anche in assenza di sintomi. A partire dai 45 anni, o
dai 40 in presenza di familiarità, è utile effettuare ogni anno un esame
del sangue che permetta di valutare il livello di PSA,
un antigene che funziona come spia: una variazione evidente dei suoi valori
indica che qualcosa non va, che ci possa essere la presenza di una prostatite,
di ipertrofia o
di un tumore alla prostata.
Quest’ultimo nella sua fase iniziale non
presenta sintomi, per cui il modo migliore per intercettarne
l’eventuale presenza è proprio questo semplice esame del sangue, ricordando che
più la diagnosi sarà precoce più sarà
possibile accedere a una chirurgia soft –
oggi eseguita con tecniche laparoscopiche e robotiche – e, soprattutto, conservativa,
tale cioè da salvaguardare l’integrità della ghiandola e, soprattutto, la sua
funzionalità.
Non solo prostata. La prevenzione del cuore
Novembre è il mese della prevenzione alle
patologie della prostata, certo, ma già che si parla di prevenzione maschile,
perché non farlo anche per il cuore,
altro organo da tenere sotto controllo con visite ed esami periodici,
soprattutto quando si ha un’eta superiore ai 60 anni o
quando si è in presenza di altri fattori di rischio come sovrappeso, diabete, abitudini alimentare scorrette e fumo.
Da questa età in poi le malattie di origine aterosclerotica –
che colpiscono cioè le coronarie, le arterie periferiche,
l’aorta e
la carotide –
sono la prima causa di decesso. L’insufficienza mitralica,
inoltre, riguarda il 10% delle persone con età superiore ai 75 anni. Lo scompenso cardiaco, infine, colpisce fino al
20% della popolazione con più di 80 anni.
I consigli per prevenire le malattie del sistema
cardiocircolatorio
Primo consiglio: mantenere un’attività motoria costante che
preveda ogni giorno lo svolgimento di un’attività fisica blanda come fare le
scale o una camminata di circa 30 minuti. Ogni settimana è poi consigliato
svolgere un’attività
aerobica di lieve intensità e di leggero potenziamento
muscolare. Da evitare è la vita troppo sedentaria.
Altro consiglio, bere molta acqua e
consumare cibi semplici da masticare, facilmente
digeribili e che assicurino un buon
assorbimento. Evitare i grassi saturi e via
libera agli omega 3 (presenti
in pesce, frutta fresca, piselli).
Dire addio al fumo, provare
spesso la pressione e tenere sotto controllo i livelli di colesterolo sono
altre azioni da svolgere senza indugio. Così come sottoporsi a una visita
medica sportiva se si ha l’intenzione di svolgere con
continuità un’attività sportiva.
Importante è il riposo: chi dorme bene e
a sufficienza, invecchia meglio. E non bisogna dimenticare che la salute del
cuore dipende anche da quella dei polmoni,
per cui dopo i 60 anni è bene vaccinarsi contro
l’influenza per evitare i malanni stagionali che
possono provocare anche insufficienza cardiovascolare.
La pelle, un prezioso involucro da preservare
Anche quando si parla di attenzione alla salute
della pelle le donne sono molto più scrupolose degli
uomini.
In genere si tende a considerare questo tipo di cura più dal
punto di vista estetico che da quello sanitario.
Sbagliando, perché le malattie della pelle sono
davvero tante e alcune, se non curate a dovere, possono anche provocare danni
di una certa gravità.
Tra queste c’è la cheratosi attinica,
danni cronici alla pelle provocati dall’esposizione al sole. In
particolare, si tratta della somma di tanti danni acuti, come eritemi o scottature,
che si sono accumulati negli anni e che a una certa età, nello specifico sopra
i 60 anni, possono trasformarsi in tumori della pelle.
Non bisogna pensare che l’esposizione al sole possa
essere dannosa solo nella stagione estiva. Anche d’inverno, soprattutto
nelle giornate trascorse sulla neve, i danni alla pelle esposta
possono essere sensibili.
La prima prevenzione è
dunque quella di non esporla al sole per
troppo tempo e nelle ore in cui il sole è più aggressivo, oltre che di
proteggerla sempre con creme adatte,
scelte in base al proprio fototipo.
Inoltre, in questo caso, è possibile curare
e fare prevenzione allo stesso tempo. La terapia fotodinamica,
infatti, che è l’ultima frontiera di cura della pelle e con cui le lesioni
vengono distrutte con una reazione fotochimica provocata
dall’utilizzo di una luce led.
Bene, oltre a curare le parti danneggiate dal sole, questa
terapia agisce anche in via preventiva, dal
momento che blocca la formazione di nuove cheratosi.
Come dire: due risultati al prezzo di uno.